WILLIAM BASINSKI
WILLIAM BASINSKI inaugura il percorso di appuntamenti che porterà alla nona edizione di NODE festival nel 2018. L’artista americano presenterà al Planetario Civico di Modena il suo ultimo album “A Shadow In Time” dedicato alla memoria di David Bowie. Il live sarà accompagnato dalle luci di Orthographe in collaborazione con la rassegna per planetari Paradoxes.
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William Basinski è uno dei maggiori protagonisti della musica sperimentale e della sound art degli ultimi trent’anni. Compositore dal background classico con base dapprima a New York e poi in California, ha inventato ed evoluto nel corso degli anni un linguaggio espressivo del tutto personale. I suoi paesaggi sonori esplorano la natura temporale della vita e il mistero del tempo, modificandone la percezione attraverso l’ampio ricorso alla tecnica del loop. Una ripetizione perpetua di strutture sonore armoniche e suoni naturali, che si mescolano e si legano gli uni agli altri in un continuum inesauribile. Un lavoro seminale e destinato a influenzare un’intera generazione di compositori e sound artists, e che ha inaugurato per prima l’idea del loop come elemento espressivo autonomo.
In occasione di NODE l’artista presenterà un live set inedito intitolato “A Shadow In Time” ispirato dalla memoria di David Bowie (David Robert Jones) e dell’artista Dong Tai, artista amico dello stesso Basinski.
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Paradoxes è una rassegna di live performance musicali per planetario. Il dispositivo ottico del planetario interagisce con l’esecuzione live del musicista ospite dando vita ad ogni appuntamento ad un’inedita performance di musica e luci tridimensionali. Lo spazio del planetario si trasforma in un auditorium dalla forma circolare dove lo spettatore può abbandonarsi a un ascolto inconsueto, sprofondando con lo sguardo nel buio tremolante della volta celeste.
Il movimento delle costellazioni, dei pianeti e dei diversi fenomeni astronomici, pilotato in tempo reale da Marco Garoni, prende forma dalla musica, dialogando con gli effetti visivi realizzati da Orthographe. Il planetario di Paradoxes non è semplicemente lo spazio che accoglie la performance musicale, ma in quanto dispositivo ottico manipolato oltre i limiti del suo uso ordinario, rende possibile una deriva dello sguardo che si fonde con i suoni della musica eseguita.
Dal 2010 Orthographe e Presto?! in collaborazione con Marco Garoni (ARAR) organizzano la rassegna presso il Planetario di Ravenna.
Controllo planetario: Marco Garoni
Luci: Alessandro Panzavolta (Ortographe)
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L’evento è una produzione Lemniscata realizzato in collaborazione con ARAR-Planetario di Ravenna ed Orthographe grazie al supporto ed il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Galleria Civica di Modena ed Assessorato alla cultura del Comune di Modena.
Coproduzione: fuse*
Mediapartner: Digicult, Noisey, Soundwall, The New Noise, Friends: Medulla, ORA – Craft Beer from Italy, Path Festival
Booking partner: Basemental