DIANA KRALL
Il ritorno della Krall in Umbria è sempre un evento per il pubblico del festival, che si è innamorato del suo elegante tocco pianistico e della calda vocalità praticamente subito, testimone dei primi passi italiani di quella che era destinata a diventare una stupefacente carriera. Era il 1996 e la Krall si esibiva come residenti artist in un piccolo club intitolato in suo onore Blue Gardenia, visto che aveva appena inciso un disco tributo a Nat King Cole. Divenne presto chiaro che il jazz aveva finalmente trovato la degna erede, in chiave moderna, della figura di cantante-pianista che aveva avuto illustri precedenti come Carmen McRae, Betty Carter, Shirley Horn.