fb twitter g+ insta

SATYRICON

finger 07/10/2017
finger 21:00
finger Zona Roveri, Via dell'Incisore, 2, 40138 Bologna
finger € 28.75

 

 

SATYRICON Zona Roveri, Rock Planet e Vertigo presentano:

SATYRICON
+ Special Guest
07.10.2017
Unica data italiana!!
Zona Roveri Music Factory

————————————————————————————-

SATYRICON: tour europeo, nuovo album e data italiana.

SATYRICON hanno annunciato il prossimo tour europeo fra Settembre ed Ottobre. Il tour coinciderà con l’uscita del nuovo album. Gli estremisti del metal sono al lavoro sul prossimo disco, la cui pubblicazione è stata programmata per il 22 settembre prossimo.
Come da tradizione, si tratterà di uno show assolutamente unico, evocativo e visionario, che rimarrà ben impresso nella memoria dei fan.

“La maggior parte dei nostri show, ultimamente, hanno registrato il ‘tutto esaurito’ e questo mi rende molto orgoglioso.” – dice Satyr- “I nostri fan sanno che è da molto tempo che facciamo tour sempre meno frequentemente, per questo motivo adesso i concerti sono diventati eventi speciali. Il nuovo album non vi deluderà, così come i nostri concerti. Saranno date indimenticabili.”

SATYRICON si esibiranno in data unica a Bologna, il 7 ottobre prossimo.

Alle ore 10 di sabato 25 marzo la prevendita dei biglietti sarà avviata anche presso i punti vendita TicketOne.

Per info e biglietti: https://www.zamboni53store.com/contattaci/

Ingresso Riservato ai soci Arci/Uisp.*
L’ingresso per tutti gli eventi a Zona Roveri Music Factory è riservato ai soci Arci o ai soci UISP. Oltre al biglietto, sarà quindi necessario essere in possesso di tessera Arci o di tessera Uisp in corso di validità, accompagnata da un documento di identità.

BIOGRAFIA
Il loro primo album, Dark Medieval Times è datato 1993 e mostra come i componenti del gruppo fossero affascinati da tutto ciò che concerneva il medioevo. Anche la musica ne veniva influenzata; infatti era forte la presenza di strumenti acustici e a fiato, atipici per il genere da loro suonato.

I due dischi successivi, The Shadowthrone (1994) e Nemesis Divina (1996), continuarono su quella strada ricevendo, come anche nel caso del disco di debutto, critiche molto positive e riuscendo a vendere parecchie copie per un genere come il black metal. Da sempre un duo che ruota attorno alle figure carismatiche di Satyr e del fido scudiero Frost, la band si avvale spesso di collaboratori sia in studio che dal vivo, su The Shadowthrone partecipa Samoth degli Emperor e sul successivo Nemesis Divina suona Nocturno Culto dei Darkthrone con lo pseudonimo di Kveldulv, per ovviare alla mancanza dello stesso Samoth, allora in carcere. Nemesis Divina è considerato da molti critici il capolavoro della band e una pietra miliare del black metal.

L’album contiene la celebre Mother North, ancora oggi considerata un classico del black metal e cavallo di battaglia della band. Questo brano esalta la componente più epica con un coro solenne e maestoso in contrapposizione al ritmo furioso della canzone; da essa venne anche tratto un videoclip.

La forma di black metal fino a qui proposta è tipicamente norvegese, fatta quindi di atmosfere cupe e fredde che richiamano paesaggi tipicamente nordici. Momenti di furia cieca fatta di tempi ultraveloci, chitarre “a zanzara” e voce cattiva e glaciale si alternano a passaggi più epici fatti di cori vichinghi e momenti acustici. Satyr svilupperà in seguito questi aspetti della sua musica nei progetti paralleli Storm e Wongraven, accompagnato rispettivamente da Fenriz e da Ihsahn, altri due nomi storici del black norvegese.

Dopo l’uscita di 2 EP, i Satyricon pubblicarono Rebel Extravaganza (1999). Il disco in questione si allontanava da ciò che la band aveva mostrato precedentemente, prendendo una strada molto sperimentale. Di fatto questo album mette definitivamente da parte la componente epica predominante dell’ultimo lavoro per concentrarsi su atmosfere fredde, chirurgiche e di un’ostilità senza precedenti. Le atmosfere industriali e cibernetiche, estese anche alle vocals, rendono il prodotto finale decisamente minaccioso e claustrofobico anche se ricorderà molto quanto già proposto cinque anni prima dai Coroner con Grin, soprattutto per la voce di Satyr e per l’uso dell’elettronica.

Lo stesso look della band subisce un netto taglio con il passato: niente più asce, spadoni, borchie ma uno sconvolgente look post-atomico; Satyr stesso sfoggia capelli a zero e un face-paint essenziale. Andando più a fondo nell’analisi dell’opera si scoprono inquietanti disegni di croci uncinate e testi dove si intuiscono deliri misantropici. Come scritto sul booklet interno, questo album fu concepito da Satyr in un momento di grossa frustrazione personale ma questa direzione non fu apprezzata e capita dalla gran parte del seguito dei Satyricon. Nonostante ciò Rebel Extravaganza porterà una ventata di cambiamento in una scena un po’ statica ed influenzerà il sound e l’attitudine di altre band, come Disiplin, Gehenna ed altri gruppi della scuderia Moonfog. L’album fu però un insuccesso, e convinse il leader del gruppo a cambiare nuovamente strada.

Il quinto album fu Volcano (2002). I Satyricon abbandonarono le atmosfere sperimentali della precedente uscita per suonare un miscuglio di hard rock e black metal. Si fanno sempre più forti le citazioni al vecchio thrash metal anni ottanta con una predilezione per i già citati Coroner: la voce di Satyr assomiglia sempre di più a quella di Ron Royce, emergono sonorità alla Celtic Frost e accennanti agli Slayer. Nonostante alcune idee buone, l’album non seppe convincere la critica, che fu spietata con il disco. Visti i due insuccessi, Satyr decise di prendersi alcuni anni di riposo, anche per dedicarsi ai sui progetti paralleli, i già citati Wongraven, gli Storm e i Thorns.

Dopo quattro anni di silenzio, i Satyricon tornarono con Now, Diabolical (2006), disco che li riportò allo stile della trilogia iniziale, e che per questo riuscì, finalmente, a convincere pubblico e critica. Il songwriting dell’album rimane comunque molto essenziale e semplice: i brani sono molto diretti anche se intrisi del solito feeling oscuro. I pezzi veloci risentono sempre più dell’influenza Slayer mentre l’onnipresente spettro dei Celtic Frost di To Mega Therion si fa sempre più ingombrante nei pezzi dall’incedere più lento e marziale.

I Satyricon moderni sono ormai molto diversi da quelli degli inizi, discutibili sicuramente ma pur sempre coraggiosi e disposti a mettersi in gioco. Lasciando nella musica solo tracce della furia degli esordi, i due soci Satyr e Frost si avventurano verso territori più remunerativi: mega concerti estivi, immagine curata nei minimi dettagli, video clip, compagnie discografiche maggiori.

L’ultimo album, intitolato The Age of Nero, è stato pubblicato il 3 novembre 2008.

Eventi

31/08/2020
TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI TUTTO MOLTO BELLO TRE ALLEGRI ...
31/08/2020
VASCO BRONDI “TALISMANI PER TEMPI INCERTI” TUTTO MOLTO ...
31/08/2020
LUCIO CORSI TUTTO MOLTO BELLO LUCIO CORSI
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto